Prove & dintorni

Sto studiando il modo per riuscire ad inserire una sezione dove si possa fare l'upload di file mp3, così da avere oltre che una specie di scaletta virtuale, anche un modo per far avere a tutti nel modo più semplice e veloce i pezzi che vengono proposti di volta in volta.

Febbraio 1969-Febbraio 2009
Sono passati 40 anni da quando quello che restava di un gruppo storico del beat inglese, gli Yardbirds (dove avevano suonato tra gli altri Eric Clapton e Jeff Beck), appena rientrati da un tour in scandinavia che avevano affrontato con il nome di New Yardbirds (poichè in realtà della formazione originale era rimasto solo il chitarrista) entravano agli Olympic Studios di Londra e in 30 ore di lavoro (!) registravano, sotto la guida di Peter Grant, un disco che sarebbe diventato un punto di non ritorno per la musica rock...9 tracce per 44 minuti di una fino ad allora semisconosciuta miscela di blues e rock dove si alternano suoni distorti mai sentiti prima e chitarre acustiche, alrettanto sconosciute nel rock di allora, grida roche e lancinanti e ammiccanti all' orgasmo a cantati quasi sussurrati, momenti durissimi a momenti di una leggerezza quasi onirica...
C'era da trovare un nome, per il gruppo e per l' album: LEGGERO E PESANTE INSIEME...QUINDI DIRIGIBILE DI PIOMBO OVVERO LED ZEPPELIN...il resto è leggenda!

Michè....a proposito di Led Zeppelin.....vedi di trovare il nostro "The song remains the same" !

Si.....io stavo sognando e tu mi richiami subito al dovere!

Michele Ballestri ha scritto:Febbraio 1969-Febbraio 2009
Sono passati 40 anni da quando quello che restava di un gruppo storico del beat inglese, gli Yardbirds (dove avevano suonato tra gli altri Eric Clapton e Jeff Beck), appena rientrati da un tour in scandinavia che avevano affrontato con il nome di New Yardbirds (poichè in realtà della formazione originale era rimasto solo il chitarrista) entravano agli Olympic Studios di Londra e in 30 ore di lavoro (!) registravano, sotto la guida di Peter Grant, un disco che sarebbe diventato un punto di non ritorno per la musica rock...9 tracce per 44 minuti di una fino ad allora semisconosciuta miscela di blues e rock dove si alternano suoni distorti mai sentiti prima e chitarre acustiche, alrettanto sconosciute nel rock di allora, grida roche e lancinanti e ammiccanti all' orgasmo a cantati quasi sussurrati, momenti durissimi a momenti di una leggerezza quasi onirica...
C'era da trovare un nome, per il gruppo e per l' album: LEGGERO E PESANTE INSIEME...QUINDI DIRIGIBILE DI PIOMBO OVVERO LED ZEPPELIN...il resto è leggenda!

non sapevo che prima erano gli yardbirds....sei un pozzo senza fondo....

Beh, si...l' origine è quella.
Anche se poi, a ben vedere, degli Yardbyrds erano rimasti solo Jimmy Page (che aveva sostituito Jeff Beck alla chitarra solista- dopo avergli fatto da ritmica e all' inizio anche da bassista- il quale aveva a sua volta sotituito Eric Clapton nel 1965, allorchè questi era passato ai Bluesbreakers di John Mayall (zio maial) e anche l' ultimo manager degli Yard, ovvero Peter Grant che aveva da poco acquistato gli ultimi diritti e le ultime date del gruppo proprio in virtù delle qualità che aveva intravisto in Jimmy Page poichè gli altri membri storici erano oramai intenti ad abbandonare la nave che stava affondando (il genere beat era ormai stato sepolto dai suoi stessi inventori, cioè i Beatles che con gli album Sg. Pepper e White Album ne avevano preso le distanze da tempo).
Come ricordato nella precedente, le ultime date programmate in scandinavia vennero effettuate per motivi contrattuali con il nome vecchio leggermente rinnovato, ovvero New Yardbyrds ma già con la formazione nuova, ovvero Page, Plant, Bonham e Jones, ovvero i Led Zeppelin e soprattutto con un repertorio molto diverso.
Tra l' altro il batterista del gruppo avrebbe dovuto essere Keith Moon (con il quale furono eseguite delle sessions già nel 1966, ai tempi di Beck), che non era molto contento dell' andazzo degli Who, ma quando questi all' ultimo rifiutò, Plant propose un suo conoscente con il quale aveva militato in una band precedente.
Subito l' idea non suscitò gli entusiasmi di Page e Grant, di fatto detentori del marchio Yardbyrds e quindi guide del gruppo, poichè l' intenzione era quella di formare un supergruppo solo con strumentisti già affermati.
Infatti, ad esempio, per il ruolo di cantante era stato preso in considerazione anche Rod Steward e lo stesso J.P. Jones era uno dei turnisti più importanti di Inghlterra in quel periodo e aveva già collaborato con Page a vari progetti fra cui il primo album di Joe Cocker.
Quando però Plant portò gli altri a sentire Bonham che suonava in un Club (non ricordo il nome) ogni dubbio fu spazzato via e Bonzo venne immediatamente messo sotto contratto.
Nascono così i New Yardbyrds divenuti subito dopo Led Zeppelin.

Alla prossima
Long live Rock n Roll

Michele Ballestri ha scritto:Beh, si...l' origine è quella.
Anche se poi, a ben vedere, degli Yardbyrds erano rimasti solo Jimmy Page (che aveva sostituito Jeff Beck alla chitarra solista- dopo avergli fatto da ritmica e all' inizio anche da bassista- il quale aveva a sua volta sotituito Eric Clapton nel 1965, allorchè questi era passato ai Bluesbreakers di John Mayall (zio maial) e anche l' ultimo manager degli Yard, ovvero Peter Grant che aveva da poco acquistato gli ultimi diritti e le ultime date del gruppo proprio in virtù delle qualità che aveva intravisto in Jimmy Page poichè gli altri membri storici erano oramai intenti ad abbandonare la nave che stava affondando (il genere beat era ormai stato sepolto dai suoi stessi inventori, cioè i Beatles che con gli album Sg. Pepper e White Album ne avevano preso le distanze da tempo).
Come ricordato nella precedente, le ultime date programmate in scandinavia vennero effettuate per motivi contrattuali con il nome vecchio leggermente rinnovato, ovvero New Yardbyrds ma già con la formazione nuova, ovvero Page, Plant, Bonham e Jones, ovvero i Led Zeppelin e soprattutto con un repertorio molto diverso.
Tra l' altro il batterista del gruppo avrebbe dovuto essere Keith Moon (con il quale furono eseguite delle sessions già nel 1966, ai tempi di Beck), che non era molto contento dell' andazzo degli Who, ma quando questi all' ultimo rifiutò, Plant propose un suo conoscente con il quale aveva militato in una band precedente.
Subito l' idea non suscitò gli entusiasmi di Page e Grant, di fatto detentori del marchio Yardbyrds e quindi guide del gruppo, poichè l' intenzione era quella di formare un supergruppo solo con strumentisti già affermati.
Infatti, ad esempio, per il ruolo di cantante era stato preso in considerazione anche Rod Steward e lo stesso J.P. Jones era uno dei turnisti più importanti di Inghlterra in quel periodo e aveva già collaborato con Page a vari progetti fra cui il primo album di Joe Cocker.
Quando però Plant portò gli altri a sentire Bonham che suonava in un Club (non ricordo il nome) ogni dubbio fu spazzato via e Bonzo venne immediatamente messo sotto contratto.
Nascono così i New Yardbyrds divenuti subito dopo Led Zeppelin.

Alla prossima
Long live Rock n Roll

ma come, non ti ricordi una cazzata del genere!? ah, da te non me lo sarei mai aspettato....

Uèlapis ! Ce l'ho fatta finalmente !!
Approfitto della pausa del commissario Manara per inserirmi e vado subito al sodo come al solito :
il 13 io sarei già impegnato ma , visto che non è questione di vita o di morte , se non si trova un'alternativa mi libero in men che non si dica !!
Ne approfitto anche per prenotare due posti alla cena dell'ANT : 'sto giro non ci sono cazzi !

A proposito di gente che 40 anni fa faceva già MUSICA coi controcazzi : sabato ho avuto il privilegio di sentire suonare Blackmore ... E che vi devo dire di più ? Che ha fatto anche Smoke on the water e io ho saltato come se la sentissi per la prima volta ? E va bene , è andata così , lo ammetto ...
Sapete qual'è la cosa brutta ? Che fra qualche anno certi soggetti , per ovvi motivi , non potranno più regalare emozioni come ancora riescono a fare dopo tanto tempo e noi rimarremo sommersi nell'immondizia musicale che già 30 anni fa il maestro Battiato evocava ...

Gof, dire che ti invidio è poco....io sono cresciuto come ben sai a pane e Blackmore: è sempre stato, è e sempre sarà il mio chitarrista preferito di sempre.
L' ho scoperto a 16 anni guardando il video California Jam -in cui fra l' altro fracassava una chitarra contro una telecamera per poi dare fuoco agli amplificatori onde impedire agli Yes (headliners della serata) di suonare per ultimi. Qualche giorno dopo ho comperato il vinile di Made in Japan e ciao...Ho imparato le prime frasi sulle pentatoniche da un metodo che trovai da RES Rubini (ma c'è ancora?) e che raccoglieva tutti i suoi pricali licks, dai tempi degli Outlaws fin ai Rainbow....La folgorazione per me e per molti altri chitarristi che lo citano come principale influeza (da Rhoads a Malmsteen, a tutta la scuola della NWOBHM ecc...) credo sia l' introduzione del legato e del trillo , che hanno generato quello che viene comunemnte definito chitarrismo neoclassico ovvero la mescolanza di frasi caratteristiche del blues (che lui rubò per sua stessa ammissione a piene mani da Hendrix) con arpeggi, scale e fraseggi rubati dalla musica classica barocca il tutto insieme al gusto della melodia e della velocità (altra cosa sconosciuta prima- e forse abusata dopo)...
Purtroppo questi attestati di stima si sono rivelati nel tempo un' arma a doppio taglio per lui, poichè dal punto di vista strettamente tecnico col tempo è stato superato ampiamente dai sui stessi discepoli ( pensa appunto a Rhoads o Malmsteen) ed inoltre la sua continuità e longevitaà artistica lo hanno portato ad essere praticamente contemporaneo a questi mostri sacri rispetto ai quali forse, sfigura.
Ma chi ora lo snobba, ne da un giudizio decontestualizzato e questo non è giusto...sarebbe come paragonare una Ford del 1909 con una macchina attuale...certo con gli occhi di adesso fa ridere, ma prima di quella c' era il cavallo!
Sono fermamente convinto che la corsa all' ipertecnismo e allo shredding sia iniziata prima ancora che con Van Halen e Randy Rhoads proprio con lui.

Perciò Gof ti amo perchè lo apprezzi e ti odio perchè io non c' ero (e non l' ho mai sentito dal vivo al contrario di quel busone di mio fratello che nel 85- mentre io ascoltavo i Duran- andò a Verona a vedere il Nobody' s Perfect tour).
Saluti

Mi sono appena guardato il Live at Kremlin di Zucchero....davvero un bello spettacolo, però devo ribadire l'idea che già mi ero fatto guardando "Fronte del Palco", ma soprattutto il DVD del tour "Gli spari sopra": Andrea Braido è veramente bravissimo, fa qualsi paura la sua tecnica...ma è troppo freddo! In "Madre dolcissima" lui fa un bell'assolo in mezzo, ma com'è l'assolo finale di David Sancious (che io credevo suonasse solo le tastiere) ? Lì veramente si prende il cuore e lo butta via, credo che ci sia anche su YouTube, se vi capita guardatelo, ne vale davvero la pena. Nel tour "Gli spari sopra" Solieri lo sovrasta in calore, è anche il cuore, cme dice Michele, a fare il chitarrista. E sapete che io, per questo, adoro Solieri!

Credo che l' unica cosa non riuscita di Live At the Kremlin sia ...la chitarra di Braido (ammise lui stesso di non essere molto soddisfatto del risultato e diede la colpa a due fattori: 1-Poche prove fatte prima del suo ingaggio avvenuto per fini puramente commerciali e 2- Contratto di endorsement che lo stesso aveva ai tempi da poco sottoscritto con la Peavy che gli fornì chitarre ed amplificatori che conosceva poco- lo ricorderai in Frnte D. P. con varie Fender Stratocaster customizzate...anche nella musica, a volte, purtroppo può più il danaro che la poesia).
A prescindere lo vedevo comunque stilisticamente più adatto con Vasco o Mina che con Zucchero.
Con Fronte del Palco ha dato quell' impronta un pò Heavy a molti brani storici di Fiasco che ancora oggi viene mantenuta negli arrangiamenti live...questo credo si a il suo grande merito con Vasco; ma indubbiamente Solieri è 'il chitarrista' di Vasco...diciamo che credo che attualmente l' eroe di Zocca, abbia trovato un buon compromesso fra i due estremi in Stef Burns, chitarrista dotato di una tecnica esemplare ma anche di quella sana 'sporcizia' e gusto blues ,che ne fanno un atipico fra i guitar hero moderni ( pensa solo all' uso della Strato preferita alle dilaganti e straripanti Ibanez, Music Man o Sheckter...tra l' altro, oltre al SDJB al ponte, che è piuttosto versatile, monta sulla Strato dei Pick Up dal suono ultra Vintage come i Fender Texas Special).
Comunque tornando a Braido, la penso esattamente come te...la chitarra elettrica, nel rock, è uno strumento troppo particolare per lasciarlo in mano solo a chitarristi esageratamente preparati.
Ciao...

Comunque è davvero bravissimo...riguardandolo a volte impressiona la sua tecnica, però, come dire, a volte una nota tirata per 5 secondi in un banding semplicissimo dice di più che una scala saliscendi a velocità supersonica. Quello che volevo dire è proprio che Solieri, nel suo essere così "maraglio", ha però una tecnica di tutto rispetto, è bravo davvero, e ci mette l'anima....con i dovuti distinguo, lo rassomiglio a Slash, caldo, morbido, passionale. E per il Vasco nazionale è il top secondo me (hai ragione, per Zucchero quello che ho appena detto vale ancor di più, lui è troppo blues, infatti con Schilirò credo abbia risolto il vuoto che gli aveva lasciato Rustici). Dipende molto anche dai miei gusti, naturalmente, preferisco un caldo bluesman ad un freddo tecnicone (Jimmy Page/E. Van Halen - B. May/Malmsteen - M. Knopfler/S. Vai).
A mio modestissimo parere, da ignorante, a parte i chitarristi preferiti (che non necessariamente sono i più bravi, anzi), il chitarrista con il compromesso migliore fra tecnica sublime e calore, secondo me è Steve Lukater (che, ripeto, non è però il mio preferito).

P.S.: Vasco è davvero un grande, più riascolto certi suoi pezzi e più mi rendo conto che, a modo suo, è davvero un poeta. Poeta delle piccole cose, dei sentimenti, dei drammi giovanili, delle donne...però davvero sa parlare di temi importanti con le parole giuste...a mio parere (certo, sindacabile, personale) è, assieme a De Andrè (non a caso sono cresciuto con loro), l'unico GRANDE della musica italiana. Ci sono canzoni semplici ma piene di poesia ("Canzone", "Una canzone per te", "Ridere di te", "Albachiara" e tante altre), canzoni piene di ironia (perchè nella vita è fondamentale prendersi in giro: "Colpa d'Alfredo")....Più passano gli anni e più mi accorgo di quante belle cose ci ha donato. Lo ripeto: per me è davvero un grande. (Un gradino sotto a questi 2 mostri metto Ruggeri, anche lui davvero grande).

P.P.S.: a proposito di Ruggeri, lo sapevate che Alberto Rocchetti, prima di Vasco, suonava negli "Champagne Molotov"?

.....e ghigo dove lo lasciate.....

Pietro72 ha scritto:Comunque è davvero bravissimo...riguardandolo a volte impressiona la sua tecnica, però, come dire, a volte una nota tirata per 5 secondi in un banding semplicissimo dice di più che una scala saliscendi a velocità supersonica. Quello che volevo dire è proprio che Solieri, nel suo essere così "maraglio", ha però una tecnica di tutto rispetto, è bravo davvero, e ci mette l'anima....con i dovuti distinguo, lo rassomiglio a Slash, caldo, morbido, passionale. E per il Vasco nazionale è il top secondo me (hai ragione, per Zucchero quello che ho appena detto vale ancor di più, lui è troppo blues, infatti con Schilirò credo abbia risolto il vuoto che gli aveva lasciato Rustici). Dipende molto anche dai miei gusti, naturalmente, preferisco un caldo bluesman ad un freddo tecnicone (Jimmy Page/E. Van Halen - B. May/Malmsteen - M. Knopfler/S. Vai).
A mio modestissimo parere, da ignorante, a parte i chitarristi preferiti (che non necessariamente sono i più bravi, anzi), il chitarrista con il compromesso migliore fra tecnica sublime e calore, secondo me è Steve Lukater (che, ripeto, non è però il mio preferito).

P.S.: Vasco è davvero un grande, più riascolto certi suoi pezzi e più mi rendo conto che, a modo suo, è davvero un poeta. Poeta delle piccole cose, dei sentimenti, dei drammi giovanili, delle donne...però davvero sa parlare di temi importanti con le parole giuste...a mio parere (certo, sindacabile, personale) è, assieme a De Andrè (non a caso sono cresciuto con loro), l'unico GRANDE della musica italiana. Ci sono canzoni semplici ma piene di poesia ("Canzone", "Una canzone per te", "Ridere di te", "Albachiara" e tante altre), canzoni piene di ironia (perchè nella vita è fondamentale prendersi in giro: "Colpa d'Alfredo")....Più passano gli anni e più mi accorgo di quante belle cose ci ha donato. Lo ripeto: per me è davvero un grande. (Un gradino sotto a questi 2 mostri metto Ruggeri, anche lui davvero grande).

P.P.S.: a proposito di Ruggeri, lo sapevate che Alberto Rocchetti, prima di Vasco, suonava negli "Champagne Molotov"?

vorrei solo aggiungere ai brani che hai citato una tra le mie preferite: la noia. oltre al testo molto significativo, c'è il solo di sax che per mè è talmente malinconico e avvolgente allo stesso tempo, che sembra davvero impossibile riuscire a scappare dall'immobilità di zocca per andare alla ricerca di qualcosa in più....almeno penso che il testo fosse riferito proprio all'apice del famoso triangolo....modena-bologna.....

hai ragione, ma quante ne ho dimenticate? ho buttato lì le prime che mi venivano in mente, ma ci sarebbe Dormi dormi, Ciao, Liberi liberi.... è capace di unire l'ironia e lo scherzo (Bollicine, Vado al massimo, Asilo Republic) alla dolcezza e ad una lieve malinconia legata ad amori (La nostra relazione, Brava, le già citate) più o meno importanti. E soprattutto ha vissuto una vita in linea e coerente ai suoi brani (lui davvero può cantare Vita spericolata o Siamo solo noi, manifesto bellissimo e struggente della generazione degli sfattoni anni '80).
Per finire poi con una frase che racchiude davvero tutto il suo mondo: "perchè la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra a follia..."

...eravamo centomila....cala, cala.....

Grandissimo Vasco, davvero!

sicuramente sarò in controtendenza rispetto a voi, ma quest'anno è la prima volta che ho guardato tutte le puntate di sanremo.....e mi è piaciuto davvero tanto. sò già che a pietro sta sul cazzo sia laurenti che bonolis, ma bonolis è stato veramente grande; non sò se avete visto qualche scampolo del festival, ma erano veramente degli anni che secondo me non si vedeva un sanremo di questo livello. benigni a parte, sempre il numero uno, e anche grillini, che ha perso come al solito un occasione per starsene muto, anche perchè ho ascoltato la canzone di povia e devo dire la verità che ha un bel testo e per niente offensivo nei confronti dei gay; e poi la scenografia, veramente bella ed elegante. poi il duetto di bonolis con laurenti che doveva indovinare una frase da un'immagine....ho quasi pianto dal ridere...sarà nazional-popolare, ma erano anni che non ridevo così di gusto con un programma tv.
la cosa che invece non mi è proprio piaciuta, e lo dico a malincuore, è stata l'esibizione della pfm di ieri sera, il tributo a faber....sono stati quasi patetici...soprattutto quando di cioccio ha provato a chiamare un altro ritornello a giro appena finito, seguendo la gente che continuava a cantare....hanno riattaccato tutti, dico TUTTI, a cazzi loro!!!neanche all'oratorio...
di cioccio era talmente agitato che quasi non riusciva a cantare bocca di rosa....e poi il baciamento finale....tutti che baciano tutti....di ultima......mi fermo dai, non voglio essere troppo cattivo...
buona notte a tutti

Pietro, è un prblema per te suonare Ain't talkin in sol diesis minore anzichè in la come si trova solitamente trascritta?
Il problema Van Halen, nei primi tre album- gli altri non li ho e non li compero neanche- anzi ho anche Diver Down che mi fa cagare e ho sentito le più famose di 1984 e mi fanno cagare ancora di più- suonava con la chitarra accordata in sol diesis (come Malmsteen fa tuttora permanentemente Zakk Wilde- che usa per la verità un' infinità di accordature diverse- e moltissimi altri ancora) e non in la perchè in effetti con le corde più lente il suono è molto più corposo...è chiaro che dal vivo sarebbe complicato perchè dovrei perdere 5 min per accordare la chitarra...però l' effetto è davvero notevole ed il suono del riff iniziale cambia come dalla mattina alla sera e alle prove si potrebbe tentare...se non riesci a farla in sol #, magari pui scordare anche il basso ma su questo non conosco gli effetti.

Io sto imparando Ain' t talkin e One Vision (che casino!). Ogni tanto butto l' occhio e l' orecchio a Born to wilde, pezzo facile e di sicura presa live che so non riscuotere i vostri entusiasmi ma la sto abbozzando per mio gusto personale. Non ho ancora iniziato a lavorare su Wrapped Around...tranne che per il fraseggio iniziale di chitarra che è immediato e Pigro.
Sto ascoltando alla radio menter scrivo, l' ultimo singolo di Bruce Sprigsteen...per me il Boss è sempre un grande...non riesco a darne un giudizio razionale...sarò sempre dalla sua parte!

R 'n R

Su Sanremo, sinceramnte non l' ho guardato ma non per snobbismo, anzi di solito lo guardo tutti gli anni.
Solo che ieri sono tornato da Brescia alle 11.30 e sono andato a nanna diretto e la sera prima ero andato a dormire presto per partire la mattina.
Devo dire che però i migliori Festival, a mio modesto parere, tanto per cambiare-direte voi- erano quelli degli anni ottanta, quando lo organizzava quel socialista di Aragozzini- quanti soldi ci avrà mangiato?
Mi ricordo Vasco, Zucchero, Ramazzotti ma anche i Matia Bazar una discreta Oxa dal look trasformista...Perdere l' amore di Ranieri...L' onnipresente (allora) Leali con la voce di smeriglio, per non parlare di Rien ne va Plus (oddio come si scrive...ho a che fare con dei linguisti qui..)...vogliamo parlare di Maledetta primavera o Quello che le donne non dicono o Grande Grande amore di Lena Biolcati (che fine avrà fatto?)?
Quant' era bello ed elegante Fogli che cantava Storie di tutti i giorni...
E gli ospiti stranieri? Dire Straits, Frankie goes to Hollywood, Smiths, Queen, Duran Duran, Sting, Paul Simon, Spandau, Europe, Bon Jovi...ogni anno c' era il botto!
E chissa quanti ne ho scordati...

Rispondo a fausto riguardo Sanremo: anch'io, quest'anno ho visto qualche spezzone fra una poppata e una messa a letto....qualcosa ho visto, senza snobismo, anche se pochi minuti. A me non sta sul cazzo Bonolis, anzi, in queste serate l'ho trovato molto professionale (certo molto meglio di Baudo, Mike, o peggio, Fazio). A me sta sul cazzo Laurenti, e non so cosa ci stia a dire all'Ariston, ma Bonolis mi sembra stia facendo una bella figura (certo meglio dei suoi ultimi programmi, uno più brutto dell'altro, a parte "Il senso della vita"). Purtroppo non ho visto l'esibizione della PFM, e non la trovo neanche su YouTube (pare che la Rai abbia vietato la concessione), ma ha fatto davvero così pietà? Quello che mi ha fatto davvero schifo, e lo dico senza pudore, è stata invece l'esibizione di Mina. D'accordo che ha una gran voce, che è un mito, ecc.ecc., però mandare un clip (per me cantato anche male, nel senso che la Turandot mi sembra più portata per un tenore che per una voce femminile, pur non soprana) non mi è piaciuta come cosa. Neanche fosse morta. Se non ti va di farti vedere, stà a cà tò.... Almeno io la vedo così, al di là di ogni polemica sui compensi che non mi interessano. Su Benigni dico che è bravo, è un grande, però ho un'obiezione anche su di lui: uno che fa un film come "la vita è bella" e recita splendidamente Dante a memoria, capace di battute divertenti (vedendolo, l'altra sera, ho riso), non può su 40 minuti di monologo spenderne 30 su Berlusconi....per me significa che non hai molto da dire, le battute ormai sono sempre quelle...e lo dico dispiaciuto, perchè è bravo, la mia è solo una critica...e sapete bene cosa io pensi di Berlusconi, non sto certo qui a difenderlo.....
concludo con un paradosso: ma allora oggi Sanremo cosa c'entra con la musica? non è solo uno spettacolo comico e di intrattenimento? potremmo anche fare a meno dei cantanti?

per il pezzo dei Van Halen, lo faremo in sol# minore, no problem.
...One vision è tosta, renderla bene non sarà facile, ma ho piena fiducia in voi
...born to be wild non mi fa impazzire, ma io ce l'ho, se volete si può fare
...mi raccomando "wrapped around"...ci tengo, così come "Sincronycity"....

Il Boss è sempre stato un grandissimo, viva il Boss e gli USA !



p.s.: tranquillo, Rien ne va plus si scrive come l'hai scritto tu, è corretto ! ma in questo forum manca il principe dei linguisti....perchè non si iscrive quel cane?

buongiorno a tutti , cari internauti, e buon inizio di settimana ! ho solo 2 minuti, quindi li spendo per una richiesta (mi rivolgo soprattutto a Michele, ma anche al Gof): voi, al lavoro, avete per caso dei bancali che non usate ? me ne servirebbero diversi perchè mi è venuta una pazza idea riguardo la sala prove......poi vi spiego....fatemi sapere, i bancali x me sono indispensabili per il mio progetto...

....rettifico..... i bancali li ho già trovati.....

Che perfetta efficenza!
Meno male, perchè io ne avevo portati due camion al macero ad ottobre ed al momento ero un pò sprovvisto!
Ma a cosa ti servono?

sto valutando di creare un ambiente all'interno della mia mansarda (che al momento è quasi inutilizzata, cioè è un salottino non sfruttato), una sorta di "casa di legno" con pareti insonorizzate all'interno di un altro ambiente ("Manuale di acustica", P. Fabbri, Zanichelli editore !)....se proprio non rende, è possibile che la casetta la metta nel giardino di mio suocero (se me lo permette!)....insomma, sto progettando....un nido per noi, dove suonare, bere, portarci groupies in tutta sicurezza..... !
abbiate fede !